mercoledì 25 gennaio 2012

Innovazione

Mi è capitato ieri, mentre ero in fila in un ufficio postale, di ascoltare la conversazione tra due signori. Uno dei due era particolarmente trasportato dalle sue idee. 
L'argomento era la tecnologia.

Premettendo che sono convinto che ognuno abbia il diritto di esprimere le proprie idee e, premettendo anche che non intendo certo giudicare nessuno, quello che faccio in questo posto è solo una riflessione personale.

Il locale era piuttosto affollato, quindi ascoltare la conversazione era  più che altro inevitabile. 
I due parlano di Internet, di questi "aggeggi", di questi smartphone e computer. Parlano di come sia qualcosa di pericoloso, di come molta gente sia "connessa", persa in questa "marea di confusione". 
Uno dei due, quello più infervorato, ha stampato in faccia il sorriso di chi crede di saperla lunga, di vedere oltre, di essere custode di una verità che gli altri, poveretti, non hanno la capacità di comprendere.

Gli sento dire che quasi guarda con compassione tutti quelli che tengono in mano un iPad o coloro che oggi si perdono dietro questi cellulari che dovrebbero servire solo a telefonare e invece... 

"Tutta questa gente connessa, tutti li sempre su internet..."

Poi se la prende con Wikipedia.
Fermo restando che apprezzo il fascino di un libro "vero", sfogliarne le pagine, sentire il profumo della carta, è anche vero che l'informazione che il web offre è comunque sempre più aggiornata.
Se uso una enciclopedia di dieci anni fa avrò informazioni di dieci anni fa. 
Wikipedia, secondo il signore fa perdere qualcosa alla cultura. 
Il web aliena la gente, è pericoloso, ti fa perdere chissà in quale mondo oscuro, elimina il contatto con la realtà.

E' vero che non tutta la tecnologia forse ha risvolti positivi, è vero che internet può essere veicolo di pericoli per i minori, ma lo è come qualsiasi altro strumento utilizzato male. 
Quello che penso invece è che si tratta di un grande strumento. 
Penso alla possibilità di esprimere liberamente le proprie idee (anche se qualcuno cerca ogni giorno di limitare questo aspetto), penso a quello che vuol dire condivisione di idee, di conoscenza. Penso all'immensa potenzialità che il web offre. Penso all'abbattimento delle frontiere geografiche, alla comunicazione a distanza e in tempo reale. 
Qualcuno dice che strumenti come i social network alienano le persone, quando forse, se usati adeguatamente, sono strumenti che abbattono davvero le distanze permettendoci di stare in contatto con persone care che altrimenti sarebbe difficile sentire.

Forse, dopo tutto, non si tratta che di evoluzione. 

A quel signore ieri avrei voluto tanto chiedere se la sera, dopo una giornata di lavoro, non piaccia sedersi davanti la televisione. Qualche decennio fa la televisione era una strana scatola dentro alla quale la gente parlava chissà da dove. Una "scatola magica". 
Qualche decennio prima anche la  corrente elettrica poteva essere guardata con sospetto . E le automobili? E gli aeroplani? Stesso ragionamento.

Rifiutare l'innovazione tecnologica, il progresso, forse è solo un segnale di paura e di ignoranza. I telefoni cellulari in più di un'occasione hanno salvato delle vite e se dovessimo ragionare tutti come quel signore, forse oggi andremmo ancora in giro  con le clave, ricoperti da pelli di animali. Tutto quello che bisogna fare è cercare di capire, non aver paura e guardare a tutte queste innovazioni come mezzi per crescere ed evolversi, stando ovviamente attenti ad utilizzarli nel modo corretto. 

Nessun commento:

Posta un commento